Il XV Congresso U.B.I.
di Daniela Schifano
Sanremo, 1 - 3 Aprile 2011
Daniela Schifano ha partecipato al XV Congresso U.B.I. con una pietra dalla storia particolare e ci racconta la sua esperienza : grazie alle sue immagini ed alle sue riflessioni saremo quindi in grado di vivere alcune giornate completamente dedicate al suiseki, tra ricerca in natura, esposizioni e didattica. Daniela ha voluto infatti approfittare del viaggio verso Sanremo per dedicarsi a qualche giorno di "caccia", insieme a Felice Colombari. Ha poi proseguito verso Sanremo, dove si è cimentata nella esposizione di una pietra di non semplice lettura, ha seguito la conferenza di Luciana Queirolo, ha partecipato alla gita organizzata dall'UBI alla ricerca delle arenarie della zona di Imperia, e come tutti ha curiosato nella vasta e ricca zona dedicata agli acquisti. Nell' immagine di copertina, lo spazio A.I.A.S., che accoglieva i Visitatori all'ingresso e che esponeva due suiseki vincitori di precedenti edizioni.
La ricerca |
Come resistere ?
Il lungo percorso di avvicinamento a Sanremo, iniziato alcuni mesi fa con la scelta della pietra da esporre al Congresso U.B.I. e degli elementi di accompagnamento, non poteva quest'anno non contemplare anche una sosta nelle zone in cui è forse più semplice trovare belle pietre. Sottolineo forse perchè non è affatto facile o scontato trovare belle pietre : oltre alla conoscenza delle zone, dei materiali e delle tipologie ci vuole anche una buona dose di fortuna !
Comunque, una primavera anticipata ha facilitato i miei programmi di massima, permettendomi di passare due giornate nell'entroterra di Lavagna, in mezzo ad una natura ancora incontaminata, insieme all'amico e complice Felice Colombari.
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Abbiamo dedicato le due giornate di caccia ai torrenti, alla ricerca di pietre con le forme modellate dall'azione incessante dell'acqua. E' un tipo di ricerca molto piacevole : le rive offrono una molteplicità di pietre da guardare, selezionare e valutare.
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Saranno suiseki ?
Il percorso è ancora lungo. Dopo una prima scelta sul luogo di raccolta, a casa si potrà valutare meglio la forma, il materiale ed eventuali difetti, come piccole rotture, che ad una prima occhiata ci sono sfuggite. Le pietre che superano questa seconda selezione dovranno essere pulite ed anche in questa fase se ne scarterà qualcuna : infatti la pulizia può evidenziare rotture nascoste, una forma non perfetta o un materiale non adatto.
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Personalmente, mi basta trovare una sola buona pietra, ma non è questa la vera ricompensa.
Le immagini che seguono sono solo alcuni dei grandi piccoli regali di queste due giornate : i prati colorati dai crochi, la fioritura di un delicato bucaneve, la rinascita della natura, gli incontri umani che in questo angolo di mondo sono all'insegna della cordialità venata dalla curiosità su questa strana gente di città che cerca 'i colombini', le pietre con cui la popolazione convive da sempre.
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Rigenerata e rasserenata, con il portabagli dell'auto pieno di pietre, io sono quindi andata per Sanremo, per un'altro tipo di esperienza, per vivere un'altro momento della vita di una pietra : l'esposizione come suiseki.
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Il Congresso U.B.I. |
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Quasi 100 i bonsai esposti e 15 i suiseki : questi sono i numeri di una manifestazione organizzata in modo esemplare dallo staff dell'Associazione Culturale Bonsai Drynemethum.
Il Congresso si è svolto nella struttura del Palafiori, su tre aree differenti : al primo piano si era accolti da cinque tokonoma allestiti da alcune scuole bonsai riconosciute a livello nazionale, che hanno rappresentato l’arte bonsai attraverso un loro esemplare di prestigio. L'arte del suiseki era invece rappresentata dall'A.I.A.S. , che ha esposto due pietre famose : un suiseki di Ezio Piovanelli, vincitore del premio U.B.I. nella edizione del Congresso del 2004, e a un suiseki di Luciana Queirolo, la 'Rocca del drago", pietra vincitrice del premio U.B.I nella edizione del Congresso del 2006.
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Al secondo piano una seconda area era dedicata all'esposizione commerciale, con circa una trentina di espositori, all’interno della quale gli appassionati hanno potuto trovare di tutto e di più : dai pre-bonsai ai bonsai, dai vasi ai tavoli di esposizione, finendo agli accessori di più difficile reperimento, come le piantine di compagnia e i tempai. Non mancava ovviamente il materiale per la cura e la manutenzione del bonsai: terricci, attrezzi e concimi. Sempre nello stesso padiglione erano ospitati alcuni artigiani locali, tra i quali un famoso maestro di lama, un maestro di ardesia, un artigiano esperto nella lavorazione della radica e un intrecciatore di cesti che creava i suoi capolavori con prodotti naturali. Completavano l'offerta alcuni stand per gli amanti del suiseki, che hanno potuto scegliere tra gli esemplari in vendita. Non mancava neanche un laghetto artificiale, all’interno del quale si sono potute ammirare le famose Carpe Koi !
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Il terzo piano era dedicato alla mostra vera e propria, con 100 spazi espositivi allestiti per ospitare gli esemplari bonsai e suiseki dei soci U.B.I., la sala conferenze e l'area per i workshop e le dimostrazioni inerenti all'Ikebana, allo Shodo e al Sumi-e.
Quest'anno sono stati ammessi a Catalogo 80 bonsai e 10 suiseki, e il venerdì sera, dopo la cerimonia di inaugurazione, è stato possibile avere il primo responso, relativo a questa prima selezione. Il giudice unico per il suiseki, il sig.Sergio Malpeli, ha quindi escluso dal catalogo cinque pietre, che a differenza di altre edizioni sono rimaste in mostra.
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Le pietre escluse
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Giuseppe Cordone
La dimora del tempo sospeso
Pietra altopiano
Liguria
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Cristiano De Santis
Trinacria
Pietra isola
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Antonio Renzulli
L'isola del ghiaccio
Pietra isola
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Luciana Queirolo
La quinta forza della Natura
Chuso-seki
Liguria
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Daniela Schifano
Hidden Plateau
Pietra altopiano
California (USA)
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Smetto adesso le vesti del reporter per commentare la pietra presentata da Luciana Queirolo : nella foto presa da lontano, che permette di ammirare il tokonoma nel suo insieme, ci sembra un animale ? un paesaggio tormentato ? cos'altro ? Indubbiamente questa pietra dalla non immediata interpretazione ci immobilizza nell'osservazione e nella evocazione personale. Una visione ravvicinata poi permette di scoprire una superficie tormentata, anfratti e nascondigli, grotte e ripari, che spero di aver colto nelle mie fotografie.
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Data la sua esclusione dal Catalogo, derogo nuovamente per dedicare qualche parola alla pietra che ho presentato, un doha dalla superficie, dalla patina e dal colore estremamente intriganti. Voglio solo ringraziare da queste pagine colui che me l'ha donata, il collezionista coreano Mr.Juneu Kim, che l'ha cercata per me in un lontano fiume della California, il Kern River, diventando simbolo quindi di una comunione di vedute nata sul web : la presentazione di questo suiseki al Congresso U.B.I. voleva essere una attestazione pubblica di questa amicizia. E' una pietra basaltica, che nonostante l'esclusione ha ricevuto numerosi consensi, e questo mi basta.
Ringrazio anche coloro che hanno contribuito con la loro professionalità alla realizzazione dell'esposizione : Fabrizio Buccini per il daiza, e Sergio Biagi, per il tavolo.
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Rivesto i panni del reporter, per descrivervi la giornata di sabato. E' stata una giornata intensa, piena di eventi da vivere : dalla conferenza di Luciana Queirolo, sul rapporto tra forma e colore, al pomeriggio di ricerca nella zona di Imperia, guidati da Fabrizio Beltrame, fino alla cena di gala, al Casinò di Sanremo. E mentre gli eventi si susseguivano, il comitato per le elezioni lavorava : a tutti loro va il nostro ringraziamento. Ma vado con ordine.
La giornata è iniziata con l'incontro con Marco Favero, un altro appassionato conosciuto tramite il web e che è venuto dalla Francia, dove vive, proprio per non mancare l'occasione di conoscerci di persona. Con lui ho quindi scambiato i primi commenti a freddo sulle pietre esposte. |
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Il sabato mattina Luciana Queirolo ci ha accompagnato a scoprire il valore del colore in un suiseki. Siamo infatti abituati a considerare i colori scuri come quelli preferibili per una pietra ma la carrellata di immagini di suiseki giapponesi selezionate da Luciana ha evidenziato come il colore possa aumentare la suggestione di una pietra, accompagnando la forma ed accendendola di ulteriori suggestioni.
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Con la sua inesauribile curiosità, Luciana ha proposto inoltre immagini che evidenziano le analogie tra materiale occidentale e materiale orientale : in conclusione, "La Terra è rotonda !"
Infine Luciana ha letto anche alcune affermazioni del pittore russo Vasilij Kandinskij, che in “La Spiritualità nell'Arte” parla di una arte pittorica basata sul linguaggio del colore: in essa Kandinsky dà indicazioni sulle proprietà emozionali di ciascun tono e di ciascun colore, legandoli uno per uno alla risposta dell'anima. "Il bianco è dato dalla somma (convenzionale) di tutti i colori dell'iride, ma è un mondo in cui tutti questi colori sono scomparsi, di fatto è un muro di silenzio assoluto, interiormente lo sentiamo come un non-suono. Tuttavia è un silenzio di nascita, ricco di potenzialità; è la pausa tra una battuta e l'altra di un'esecuzione musicale, che prelude ad altri suoni. Il nero è mancanza di luce, è un non-colore, è spento come un rogo arso completamente. È un silenzio di morte; è la pausa finale di un'esecuzione musicale, tuttavia a differenza del bianco (in cui il colore che vi è già contenuto è flebile) fa risaltare qualsiasi colore .... La composizione pittorica è formata dal colore, che nonostante nella nostra mente sia senza limiti, nella realtà assume anche una forma. Colore e forma non possono esistere separatamente nella composizione. L'accostamento tra forma e colore è basato sul rapporto privilegiato tra singole forme e singoli colori. Se un colore viene associato alla sua forma privilegiata gli effetti e le emozioni che scaturiscono dai colori e dalla forma vengono potenziati."
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Spuntino, rapido cambio d'abito ed un nutrito gruppo di suisekisti era pronto per l'escursione del pomeriggio : Fabrizio Beltrame ci ha guidato nelle vicinanze di Imperia, alla ricerca delle pietre della zona, tipicamente di arenarie ma anche del più raro palombino.
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E mentre Angelo Attinà ha trovato probabilmente la più bella pietra della gita, io ho messo nello zaino alcuni blocchi coperti di terra che andranno puliti e scoperti a poco a poco. Come in molte situazioni di ricerca, infatti, le pietre ci si sono proposte come nella foto a destra, completamente coperte di terra più o meno dura e solo una rapida spazzolata sul posto ha fatto emergere il cuore sotto la scorza !
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E quasi senza accorgersene si è arrivati alla cena di gala, che si è svolta nelle eleganti sale del Casinò di Sanremo. E' il momento classico dell'attesa e delle premiazioni, ma anche quello in cui ci si rilassa e si apprezza il cibo,la compagnia e la buona musica. Il club organizzatore ci ha inoltre messo a disposizione l'ingresso alle sale del Casinò ed una fiche gratuita per tentare la fortuna.
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Il Teatro del Casinò dove si
sono svolte le premiazioni
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Le tante targhe ...
in attesa del legittimo proprietario
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Giuseppe Cordone a tavola
con gli amici bonsaisti
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Gli amici dell'Associatione Culturale Roma Bonsai con l'impagabile Laura Monni
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Il tavolo con gli amici dell'A.I.A.S.
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L'atmosfera si scalda quando
Antonio Conte prende il microfono
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A premiazioni avvenute, ecco allora i dieci suiseki ammessi a Catalogo, con i relativi riconoscimenti. |
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Premio U.B.I.
Targa I.B.S.
Angelo Attinà
Paesaggio collinare
Pietra paesaggio
Liguria
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Mentione di Merito U.B.I.
Targa A.I.A.S.
Ezio Piovanelli
Isola vulcanica
Pietra isola
Liguria
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Menzione di Merito U.B.I.
Claudio Pecol
Pietra astratta
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Filippo Lanfranchi
La grotta di Emanuela
Pietra paesaggio
Toscana
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Flavio Catrani
Montagna
Pietra paesaggio
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Vito Di Venere
La forza immemorabile del tempo
Pietra isola
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Fabrizio Beltrame
Senza titolo
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Fabrizio Beltrame
Senza titolo
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Elvira Manuti
Black Dragon
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Marino Nikpal
La pensatrice
Pietra oggetto
Fuori concorso
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Gianni Picella
Taklimakan
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Gianni Picella
Taklimakan
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Potrebbe essere tutto, ma non è tutto : come descrivere infatti le chiacchiere, i confronti, gli incontri, i progetti, le delusioni, le gratificazioni ma anche le critiche, che quando sono costruttive sono sempre utili. Un Congresso è fatto di tanti di questi momenti e fare solo la conta dei premi ne svilisce il significato.
Nel nuovo Consiglio Direttivo è stato eletto l'amico Fabrizio Petruzzello, a cui auguriamo buon lavoro. A voi tutti, invece, lettori fedeli o casuali di queste pagine, un arrivederci, speriamo di persona, ad Arco di Trento, per la prossima edizione del Congresso U.B.I..
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