Kurokamiyama, la Montagna dai Capelli Neri

  Bonseki "Kurokamiyama"
Kan’eiji, Ueno
w. 47,5 x d. 34 x h. 14,5
     
“Questa pietra è un famoso capolavoro del mondo del suiseki giapponese e appartiene da lungo tempo al tempio Kan’eiji di Ueno (Tokyo), assieme ai rotoli che raccontano la sua ben nota storia.
Secondo questi rotoli, la pietra è stata scoperta nel lago Chuzenji nel Parco Nazionale di Nikko.
La sua forma di montagna è fatta di  un elegante materiale nero profondo ed ha l’aria di un magnifico e sacro picco.
E’ stata chiamata “Kurokamiyama“ la cui traduzione letterale è  “ Montagna dai capelli neri “, nel tardo periodo Edo, da Matsudaria Sadanobu, capo consigliere dello shogunato Tokugawa e noto, anche, col nome di Rakuo (1715-1829).
Kurokamiyama  è un altro nome del monte Nantai presso Nikko, e il nome è stato scelto a causa della somiglianza della pietra ad esso.
Questa pietra ci aiuta a capire il posto del suiseki nella storia culturale giapponese, ed illustra il valore profondo datogli dalle figure culturali del periodo Edo.
E’ un grande onore avere questa pietra e le pergamene dipinte che l’accompagnano come apertura di questa mostra e una gioia averla come prima pagina di questo catalogo”.
Composti da due parti, i rotoli sono dipinti a inchiostro e in policromia, e sono stati completati nel 1814 da Nakamura Yadaifu, noto negli ambienti letterari anche col nome di Butsuan (1751-1834) con l’iscrizione del nome sulla scatola intagliata da Kose Toshimasa (1767-1834) nel 1822.
Butsuan stesso scrisse il testo delle pergamene, mentre i dipinti sono stati eseguiti da Kuwugata Keisai (1764-1824).

Secondo quanto scritto nei rotoli, Kurokamiyama è stata ritrovata nel lago Chuzeiji in un tempo antico e fu in possesso per più generazioni dalla famigliaYamaguchi che viveva nella zona della cascata Jakko. Quando il santuario Toshugu in Nikko, venne restaurato nell’era Kansei (1789-1801), Butsuan, che era andato a sorvegliare i lavori in qualità di funzionario per lo shogunato Tokugawa, apprese dell’esistenza della pietra da un sacerdote scintoista  della famiglia Saruhashi. Dopo lunghe trattative, Butsuan è stato in grado di ottenere la pietra in cambio di una spada decorativa in oro che faceva parte della sua collezione di famiglia. Dopo qualche tempo, la pietra venne in possesso di Matsudaira Sadanobu ed è stata successivamente donata al tempio Kan’eiji dove è rimasta fino ad oggi.
Dal testo e dalle illustrazioni delle pergamene, possiamo ottenere informazioni su quanto i bonseki (oggi suiseki ) siano stati ammirati dalle figure culturali del primo Ottocento e il posto importante che i bonseki  hanno nella cultura giapponese”.
     
  "Butsuan offre la spada d'oro alla famiglia Yamaguchi in cambio della pietra."
     
  "Kurokamiyama circondata dai letterati del tempo"
     
 
"La scatola in lacca rossa in cui è conservata Kurokamiyama non serve solo come custodia della pietra, ma la parte inferiore funge anche da daiza. Tutta la superficie del coperchio è ricoperta dal disegno di un vecchio rugoso pino e dalla riproduzione della malvarosa, blasone della famiglia Tokugawa, e a giudicare dalle pergamene, sembrerebbe che fu commissionato da Rakuo quando la pietra è entrata in possesso del tempio Kan’eiji”.
 
 (Testi e foto tratti dal Catalogo Ufficiale della "Japan Suiseki Exhibition" - Nippon Suiseki Association, Inc.)
     

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