Una bella esperienza
di Daniela Schifano
Sushi, bonsai e suiseki ? Ebbene sì, grazie alla felice intuizione di Doozo Art Books & Sushi , luogo di incontro nel cuore del centro storico di Roma.
Definire Doozo un ristorante giapponese è riduttivo : si mangia, indubbiamente, si può gustare un buon tè, ma anche si legge, da soli oppure in gruppo, si seguono corsi e seminari, si gustano le mostre e le personali di fotografia contemporanea. Il filo conduttore è l'incontro con la cultura giapponese, in tutte le sue articolate sfaccettature, e con questo intento è stata organizzata una giornata dedicata al bonsai e al suiseki, con la presenza di amatori di queste arti che hanno tenuto conferenze e dimostrazioni. Non è mancata ovviamente una piccola esposizione di bonsai e di pietre, nel raccolto e suggestivo giardino interno.
Quindi.... doozo, entrate ...
... doozo significa prego, in giapponese, un delicato invito ad entrare in un vivace contenitore di iniziative culturali sulle arti giapponese. Sono stata invitata anche io, come appassionata dell'arte del suiseki, ad illustrare la mia passione, attraverso una "quasi" conferenza ma soprattutto tramite l'esposizione di alcune pietre, che ho selezionato con attenzione.
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Anche in un contesto così diverso da quello abituale delle mostre, è continuata la sinergia con gli amici dell'Associazione Culturale Roma Bonsai, rappresentata da Laura Monni, infaticabile organizzatrice, bonsaista e 'conferenziera' , da Marcello Antonelli, da Francesco Trenta, giovane promessa del club. E non mancava un rappresentante del Napoli Bonsai Club, nella persona di Carlo Scafuri, che con Francesco Trenta ha effettuato la lavorazione di un ginepro, tra la meraviglia del pubblico che ha visto nascere in diretta un piccolo bunjin.
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Le piante esposte: il sempre più maturo Olivastro di Laura, un Leccio di Fabrizio Petruzzello, una Buddleia di Francesco Trenta e due piante di Marcello Antonelli "Sensei", un Olivastro già esposto alla ultima Mostra di Frascati, ed un Carpino.
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Alcuni scorci delle piante e del giardino interno
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Tutti insieme... si gusta lo speciale
menu bonsai-bento,
e si chiacchiera con Lucio e Luca,
gli amici dell'ikebana con cui
abbiamo condiviso
la mostra di Frascati
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Carlo Scafuri ha portato la sua bella isola, "Eneepah, l'isola miraggio", fornendomi così lo spunto di parlare delle esposizioni su suiban. La mia selezione voleva proporre una panoramica delle principali categorie : una pietra montagna, una pietra figura umana, una pietra figura animale, ed una pietra cascata, che mi dava l'opportunità di parlare di quanto il senso di 'non visto' sia importante nella osservazione di un suiseki.
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Lo spazio espositivo |
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"Sulla via del Satori"
Sugata-ishi
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"Dove la terra incotra le stelle"
Yamagata-ishi |
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Mi piace parlare di pietre, e mi piace ancor di più quando percepisco l'interesse del pubblico, che è stato attento e curioso, facendo molte domande e invitandomi così a continuare. La sorpresa più grande ? Scoprire che le pietre non sono lavorate dall'uomo ma solo dalle forze tettoniche e dall'azione degli agenti erosivi. Immediato il paragone con il bonsai, dove l'uomo è chiamato a fare, mentre nel suiseki è chiamato a riconoscere, a selezionare e a meditare.
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Ci siamo lasciati con un arrivederci e non mi resta che ringraziare per l'opportunità : gli intervenuti, che mi hanno gratificato con il loro coinvolgimento, Laura Monni, che mi ha invitato a partecipare a questa iniziativa, le curatrici di Doozo, Stella Gallas e Angela Verdini e ... le pietre.
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