Il Linguaggio Muto della Natura - Seconda Parte : i suiseki esposti
di Daniela Schifano
Museo Orto Botanico di Roma, 25-27 Aprile 2014
Dopo il resoconto, ecco le immagini dei venti suiseki esposti. Cinque i suisekisti italiani invitati a partecipare fuori concorso, esponendo una pietra : Fabrizio Buccini, Igor Carino, Luciana Queirolo, Diego Rigotti e Daniela Schifano. Essi hanno partecipato fattivamente invitando a loro volta due amici che hanno dato vita alla Sezione 'Suiseki a concorso', di cui sono stati anche i giudici.
Dedico alcune righe al suiseki nella foto di copertina, esposto nell'Aranciera, sede delle conferenze : una pietra di Luciana Queirolo, incorniciata dal verde esterno dell'Orto Botanico e dal pesante tendaggio, per portare un esempio reale nella sala delle parole. Durante la sua conferenza sulla "Forma come ispiratrice di sensazioni", queste le sue parole :"Per questa pietra ho scelto il fronte dove si vede una sorgente, che nasce sul fianco della montagna (non la deve attraversare) e deve scendere, leggermente ingrossandosi, anche facendo qualche ramo, come in questo caso. Però non deve essere una sorgente che è più grande della linea complessiva della montagna, deve essere tutto in proporzione, altrimenti sarebbe una cosa innaturale. Questo è un paesaggio visto in lontananza, direi anche che se noi vediamo la montagna nel suo complesso da lontano la sorgente non la vediamo, perché è troppo lontana per essere vista, quindi non può essere una grossa cascata. Ecco, l’acqua sgorga e scende a valle, dissolvendo i fianchi della montagna, rendendo fertili le valli sottostanti e dando la vita a uomini e animali. I suiseki rappresentano scene sconfinate di paesaggio, sfumature di colore evocano la vegetazione, che non è esattamente ma è la mia mente che la descrive, in quanto è presente nei ricordi, nel mio immaginario, quindi io immagino anche la vegetazione su quella montagna, ecco perché si dice che il suiseki è un mondo completo."
Ed ecco le pietre esposte. Ve le propongo con lo stesso criterio usato in esposizione : al centro la pietra dell'ospite d'onore ed ai lati le pietre di coloro che egli ha invitato a partecipare. Pur non essendoci in Italia nell'ambito del suiseki l'equivalente del concetto di 'scuola', come si intende nel mondo bonsai, si può notare come ci sia una sorta di armonia di materiali e forme nelle esposizioni dei "terzetti" di suisekisti, segno che le scelte non sono state casuali.
Nella sezione dei suiseki a concorso, la pietra vincitrice è stata quella presentata da Giuseppe Cordone.
L'ordine è alfabetico.